REGOLAMENTI SUL RECUPERO DEI METALLI

I rottami metallici: da rifiuti a risorse preziose

Il recupero dei rottami metallici rappresenta un passo cruciale nella trasformazione dei rifiuti in materie prime secondarie, pronte per essere reinserite nei cicli produttivi. Questo processo non solo riduce la dipendenza dalle risorse naturali, ma promuove anche la sostenibilità e il rispetto delle normative europee che regolano la gestione e il riciclo dei metalli.

I rottami metallici, una volta considerati rifiuti, possono essere recuperati e lavorati per diventare materiali preziosi per nuove produzioni. Questa trasformazione è disciplinata da specifici regolamenti europei che definiscono i requisiti necessari affinché i rottami cessino di essere classificati come rifiuti e diventino materie prime secondarie di qualità certificata.

Regolamento EU n. 333/2011

Il Regolamento EU n. 333/2011 stabilisce i criteri secondo cui i rottami di ferro, acciaio e alluminio possono perdere la classificazione di rifiuto. Questi criteri includono:

• La necessità di processi di trattamento che garantiscano la rimozione di materiali estranei e impurità.
• Il rispetto di specifici standard qualitativi, come la composizione chimica e l’assenza di contaminanti.
• L’obbligo di documentazione che certifichi la conformità ai requisiti previsti.

Questo regolamento è stato un passo fondamentale per promuovere la valorizzazione dei metalli riciclati nell’industria. 

Regolamento EU n. 715/2013

Il Regolamento EU n. 715/2013 estende i criteri di cessazione della qualifica di rifiuto ai rottami di rame. Anche in questo caso, il trattamento deve assicurare che i materiali siano privi di contaminazioni e rispettino standard qualitativi rigorosi. Questo regolamento incoraggia ulteriormente il recupero e la valorizzazione del rame come risorsa strategica.